giovedì 23 luglio 2015

Ready

Domani si parte finalmente! Il caldo soffocante di Milano iniziava a farmi star male.
Direzione Valle d'Aosta :)
A 1400 m di dislivello 10 giorni di campo tra boschi, tende, fuochi e stelle.
Amazing experiences.

Intanto io mi godo la mia ultima colazione in comodità...da domani me le scordo certe cose.


lunedì 20 luglio 2015

Come la ruota

In questi giorni la cosa più bella a cui sto pensando è l'atto di riprogettare. 
Quindi non "progettare", che significa partire da zero pensando a qualcosa di nuovo, ma proprio ri-progettare, cioè investire in qualcosa che esiste già, magari vecchio, malconcio o semplicemente non più adatto, per tirarne fuori qualcosa di bellissimo, racchiuso nello stesso involucro di prima.

Proprio come si riprogetta la camera dove si è cresciuti fin da piccoli, togliendo la carta da parati con le mongolfiere per tinteggiare i muri con colori da grande o come si decide di cambiare scrivania e mettere un tavolo spazioso per i propri progetti universitari o si tolgono le foto delle elementari per appendere quelle dell'ultimo viaggio vicino alla cartina della città dell'Erasmus che si è appena concluso, così si può fare la stessa cosa con se stessi. 

E lo si riesce a fare nel migliore dei modi proprio in quei momenti di transizione dove la vita è fresca, giovane, carica di energia, ma allo stesso tempo incerta e poco spianata, dove si fa fatica a trovare il lavoro giusto o semplicemente avere le idee chiare sembra non essere un'ovvietà. 
E' in questi momenti di pensieri, ragionamenti e interrogativi che la mente fa i giri più meravigliosi, scovando le migliori abilità di ognuno e mettendo alla prova la propria capacità di reinventarsi e resistere con positività alle prove più dure.

Io ci sono dentro fino al collo in questa fase, ci sguazzo notte e giorno e dal canto mio non potrei essere più entusiasta e curiosa.
Dopo essere stata sei intensissimi mesi a New York, la mia vita si è schiantata su quella che è la realtà di chi finisce il proprio percorso universitario, una realtà fatta di giorni di attesa, sogni ad occhi aperti, viaggi mentali infiniti e irrealizzabili, piena di forse e di chissà. 
E' dura all'inizio rendersi conto che non si è più dei ragazzini, che il sentiero ben definito che la scuola ti traccia sotto i piedi è giunto al termine e che adesso bisogna crearsi un cammino da soli.

Tante incertezze e tante difficoltà, soprattutto per capire chi sei, dove vai, cosa vuoi.
I bei tempi in cui i desideri si scrivevano solo nella letterina per Babbo Natale sono passati purtroppo. 
Ora bisogna prima individuarli nella testa, ed è già un miracolo riconoscere quelli autentici da quelli fake, poi metterli a fuoco ed infine, come se non bastasse lo sforzo finora fatto, fare di tutto per realizzarli. Facile a dirsi, assai divertente e ilare a farsi.

Io sono all'inizio di questo infinito percorso, ancora nella fase del "chi sei", che una volta definita sono sicura porterà con facilità a tutto il resto. 
Il più grande errore sarebbe illudersi di poter trovare il "cosa vuoi" senza sapere nemmeno con chi si ha a che fare 24 ore al giorno. 
Poco costruttivo direi.

Nel mentre mi sto rimboccando le maniche e invece di rimpiangere una vita spensierata a Manhattan sui rooftop di chissà quale meraviglioso palazzo, ho iniziato senza frenesia a ricostruirmi pian piano per prepararmi a quello che sarà il mio futuro da adulta.
E devo dire che la sensazione è magnifica. 

Faccio yoga, arrampico, viaggio e medito su me stessa. 
Con la tranquillità e la bellezza di vedere il tempo che passa e la vita che cambia, come la ruota delle preghiere nepalese appesa al mio muro, che gira leggera, se la tocco, e non si ferma. 

Posso guardare indietro, senza poterci ritornare, o avanti. As you prefer. 
Io in questo momento faccio girare la mia ruota e scommetto sulla mia vita. Vediamo come va :)


domenica 19 luglio 2015

Varallo

Tradizione di ogni anno: prendere la macchina da Milano e partire alla volta di Varallo per raggiungere l'Alpàa, fiera di paese giunta alla 39° edizione, che si svolge in questo paese a metà Luglio per quasi 10 giorni.
Il suggestivo contorno della Val Sesia fa di Varallo un posto incantevole, circondato da verdi boschi e attraversato da un fiume cristallino, dove fare il bagno in calde giornate come queste diventa una piacevole attività. 
Varallo è un ricco paese, famoso per ospitare sulla sua cima il Sacromonte, meta cristiana, dove nelle sue suggestive cappelle sono ospitate statue in terracotta a dimensione reale e rimbombano preghiere che arrivano direttamente dal periodo cattolico della Controriforma.
Così Varallo, nato ai piedi di un luogo di culto e di venerazione, è cresciuto come un paese ricco di storia e di bellezza, tra viette in salita, magnifici edifici storici e piazzette romantiche.
Se poi ci si aggiunge la fiera di paese dell'Alpàa, con cibo in abbondanza, da polenta e spezzatino a bomboloni, vino, musica live e tante bancarelle con i prodotti artigianali del posto, si crea un'atmosfera di festa a cui pochi posso resistere. 
E' per questo che è il terzo anno che torno e di sicuro non sarà l'ultimo. 
Inoltre, per godersi al massimo questa esperienza culturale e culinaria, ci si può aggiungere una bella gita al fiume Sesia, raggiungibile a piedi dal centro del paese, sulle cui sponde sassose ci si può rilassare un attimo e dimenticare il chiasso e la frenesia della città.
Acqua verde, sassi tondi, nuvole nel cielo, silenzio e aria pulita.
Un'apoteosi di bellezza e spiritualità.

Varallo, ogni anno mi rinnamoro di te. A questo punto, arrivederci al più presto.













martedì 14 luglio 2015

Ferrania


Borgo San Pietro a Ferrania.
Una gita fuori porta di tre giorni in un luogo che emana passato e storia medievale dai suoi affreschi stinti e dai muri della sua corte arancio spento.
Tra i colli che separato la Liguria dal Piemonte si trova questa piccola gemma di ambra, costellata da boschi di latifoglie, faggi centenari e prati di mentuccia profumata.
Un piccolo fiume attraversa quella zona, chiamata Caramellina, creando pozze d'acqua verdi, dove fare il bagno è rilassante e rinfrescante.
Un'alternativa al mare affollato dell'estate e all'afosa città di Luglio.
Solo il rumore delle cicale in sottofondo, il cielo blu senza nuvole e prati infiniti dove raccogliere papaveri rossi e origano fresco.







domenica 12 luglio 2015

Relax mattutino

Un weekend fuori porta tra la Liguria e il Piemonte, in una vecchia casa antica nel centro di un piccolo borgo medievale.
Il caldo di Luglio e l'ombra in un terrazzo sul retro, raggiungibile da una porta rovinata del salone principale.
Il muro grigio, le piastrelle bianche, le ante delle finestre chiuse, il campanile della chiesa vicina e il rumore delle cicale in sottofondo.
L'atmosfera sospesa per respirare e rilassarsi un pò sopra una coperta colorata, fatta da tessuti diversi e fili bianchi intrecciati.

Stendo le braccia, riempio i polmoni, allungo la schiena, chiudo gli occhi, mi accovaccio, mi riposo, mi rilasso.
Coi piedi scalzi, i muscoli pieni di sensazioni positive e l'aria tiepida sulla pelle.








mercoledì 8 luglio 2015

Si riparte da zero

Come avevo annunciato in qualche post precedente, mi sono prefissata degli obiettivi, che ho intenzione di perseguire con costanza e dedizione.
Ieri finalmente il giorno tanto atteso e agognato è arrivato.
Era da più o meno Novembre che avevo lasciato l'arrampicata, per un motivo o per l'altro e poi per la mia partenza a New York, che mi ha impedito di allenarmi per tanto tempo.
Il non essermi allenata per un periodo così lungo mi preoccupava molto, dato che avevo iniziato ad arrampicare per la prima volta a Settembre facendo un corso di due mesi che sì mi aveva aiutata, ma di certo non basta per raggiungere un buon livello, soprattutto se non si pratica in modo continuato.
Così ieri il fatidico appuntamento tanto desiderato e temuto è giunto: il primo contatto con la palestra e le sue pareti colorate dopo quasi 10 mesi di pausa.

Le sensazioni sono state intense, soprattutto all'inizio, perchè temevo che le mie vertigini, che ero riuscita a sconfiggere durante il corso base, tornassero a farmi compagnia e soprattutto il caldo afoso e i 32° non mi sembravano aiutare un granché la concentrazione e le energie.

Però ho fatto una lezione con tanto di maestro che a suon di "alza la sinistra! incrocia! accoppia!" ecc mi ha spronato a dare il meglio.
E nonostante il bagno di sudore e il panico iniziale a 8 metri sulla prima parete, sono davvero contenta di aver chiuso da prima un 4c come prima ascesa e un 5a come seconda.
So che questi numeri sono ben lontani dalle grandi sfide di chi pratica da tempo, ma io sono soddisfatta di questa mia piccola vittoria, che mi dà l'entusiasmo di allenarmi e raggiungere traguardi più interessanti :)
Sono davvero felice, soprattutto perchè arrampicare è una sfida leale con se stessi, dove a prescindere da tutti ci sei tu sulla parete e la tua mente vale tanto quanto i tuoi muscoli.

Così sì, devo essere sincera, a volte rinvio ad occhi chiusi per non guardare a che altezza sono ed evitare il panico, ma prima o poi anche questo piccolo dettaglio da equilibrista circense svanirà ;)

Intanto prima giornata di grandi soddisfazioni e muscoli doloranti. Bene! Let's go on and climb!


martedì 7 luglio 2015

Val di Mello

Quello che si può chiamare love at first sight.
Val di Mello, una valle rinomata per la sua bellezza e naturale armonia, che non avevo mai visto e che questo week end mi ha accolta in una soleggiata e calda giornata di Luglio.
Arrivare in macchina da Milano è qualcosa di magico. Come per ogni meta montana il paesaggio cambia, dalla pianura Padana piatta e ricoperta di pioppi, alle cime verdi e lussureggianti di roccia grigia delle montagne. L'aria dal finestrino diventa fresca e profumata di alberi e terra bagnata e la macchina inizia a far fatica sui tornanti.
Così sono arrivata in Val di Mello, guardando fuori con occhi spalancati e gioia nel cuore, affascinata dal suo paesaggio semplice e bello e innamorata del suo paese fatto di case di roccia e tetti di tegole in pietra.

Si parcheggia la macchina dove si trova posto e poi si inizia a camminare.
Arrivare al fiume è una passeggiata piacevole tra sassi ricoperti di muschio soffice e alberi ombrosi, che chiunque può fare. Niente di faticoso, ma rilassante e fattibile per ogni persona che abbia voglia di respirare un pò d'aria di montagna.
Finito questo breve tratto la strada si fa piana e larga e ci si dirige verso la vera attrazione della valle, il fiume verde acqua che scroscia tra le rocce e rinfresca gli animi di chiunque lo veda.

Tra  grandi massi lisci e spigolosi, dove qualcuno arrampica tendendo i muscoli nel tentativo di abbracciare la roccia, questo fiume scorre rumoroso, creando a volte pozze d'acqua naturali, dove i pini si riflettono in sfumature brillanti, a volte correnti veloci piene di vortici e schizzi tra i sassi bagnati.

La giornata l'ho trascorsa all'ombra degli alberi della riva, sull'erba fresca.
Il sole era così caldo che mi ha dato il coraggio di attraversare a nuoto il fiume per due volte.
Ho sentito quel gelo dell'acqua che ti entra nelle ossa e ti paralizza i muscoli, ma che allo stesso tempo ti fa sentire viva.
Mi sono fermata un attimo a guardare le cime dei monti sopra di me, mentre l'acqua mi cullava e mi faceva galleggiare.
Un attimo che è durato una vita, come una fotografia analogica.
Sbam.
In un battito di ciglia c'era tutto.

Questa è la libertà, apprezzare la bellezza che ci si presenta davanti.
Fermarsi un istante e respirare.
Con la mente svuotata dalle frenesie e dalle aspettative, piena d'acqua, di aghi di pino, di sprazzi di cielo blu e nuvole bianche.

Una pausa in Val di Mello. Con gli occhi pieni di sole e il cuore leggero.












venerdì 3 luglio 2015

e già che ci siamo


Proprio perchè quest'aria calda d'estate mi carica un pò ho rispolverato per un pomeriggio la mia chitarra, che al liceo mi ha tenuto tanto compagnia e mi ha regalato la mia prima sfida riuscita da autodidatta. Senza aver mai raggiunto un alto livello di bravura però con un pò di pazienza e allenamento ho imparato a suonare e il risultato è che a distanza di anni ancora mi ricordo come si fa un DO!
E poi ci sono le canzoni scout che nelle notti stellate di luglio mi hanno scaldato il cuore e mi hanno fatto vivere i momenti più belli. Intorno al fuoco, con una promessa al collo e il cielo sopra la testa.
In onore dei vecchi tempi "In un giorno di pioggia" dei Modena City Rambles, la canzone per la quale forse avevo voluto iniziare quest'impresa, perchè se non la canti non sei scout, ma se la sai suonare allora sì che senti la gioia <3 


Nuove sfide

E' estate, il cielo è una palla di fuoco che scalda l'aria, c'è silenzio per le strade e qualche uccellino cinguetta nascosto all'ombra fresca degli alberi nel giardino.
Quale atmosfera migliore per prefiggersi delle nuove sfide?

Oggi mi sono svegliata positiva, con una carica di energia fisica e mentale da bruciare e ho deciso di iniziare un percorso di allenamenti e meditazione che durerà per tutta l'estate.
Non sono mai stata brava a mantenere con costanza un obiettivo che mi prefiggo, perchè arriva sempre qualcosa di nuovo che mi incuriosisce e per natura mi distraggo, come  un gatto davanti a una farfalla. Per questo ho deciso di mettere per iscritto questa mia nuova "impresa", così da darmi un motivo in più per essere costante e concentrata...o almeno per provarci.

Il percorso qual è? Sarà un percorso fisico e di meditazione che vorrei mi portasse ad un buon livello di serenità. Quando si sta bene con il proprio corpo e lo si vede funzionare e fare progressi ci si sente felici, ma anche imparare a rallentare i propri pensieri e focalizzarsi su cose positive non è uno scherzo, o almeno per me questa sarà la vera scommessa.
Così, ragionando, ho capito che per raggiungere questo biettivo ho due strumenti a disposizione: arrampicata e yoga.
Arrampicata la ricomincerò con tanto entusiasmo e con obiettivi ben precisi, con la speranza di migliorare e avere delle belle soddisfazioni.
Yoga invece è una progetto personale, al quale dovrò dedicare molto tempo. Ho deciso infatti di imparare i principali fondamenti di questa disciplina da autodidatta e vedere come va.
Non sarà facile per niente, anzi questa seconda sfida raggiunge quasi l'inverosimile, dato che la mia elasticità è paragonabile a quella di un fossile del mesozoico, ma sono sicura che dedicarci un pò di tempo non farà male, ma anzi mi stimolerà e divertirà.

Così da oggi inizio un percorso di auto formazione per la prima volta in vita mia. A 23 anni con tante esperienze nel bagaglio, non ce n'è mai stata una di questo genere. Un'esperienza di disciplina e self mastery. Sono curiosa di vedere come andrà :)
A presto gli aggiornamenti.




mercoledì 1 luglio 2015

Latvia

Sette giorni in un mondo parallelo, dove essere pagani è tradizione, dove incontrare il Dio dei cavalli in mezzo a un bosco di betulle è ovvietà, dove le donne si creano corone di fiori di campo e gli uomini si decorano con ghirlande di rami di quercia, dove la natura non chiede il permesso all'uomo di esistere, ma l'uomo la rispetta, la ama e la venera. 
Latvia, al sapore di formaggio e birra, dove il sole tramonta alle 11 di notte e si infuoca di rosso come i falò del Ligo, la notte più lunga d'estate, celebrata con canti e danze popolari, con la gioia di chi ringrazia per il sole e la sua luce.
Latvia, un paese verde, riflesso nell'acqua dei suoi fiumi, bianco, come i petali dei fiori e rosso, come i mattoni del centro storico e il fuoco dei bracieri.